Con la pubblicazione del bando di partecipazione ha preso ufficialmente il
via l’edizione 2023 del “Festival della Canzone Ascolana” che dopo i rinvii
del 2020 e 2021 e lo spostamento ad ottobre 2022 causa pandemia, da
quest’anno riparte, come in passato, con l’edizione primaverile.
Pur se sono trascorsi poco più di tre mesi dalla finale dell’ ottobre scorso
al Ventidio Basso, che ha visto trionfare il gruppo “I Soliti Ignoti”, in tanti
si stanno già iscrivendo all’atteso concorso canoro in dialetto (vernacolo)
ascolano.
La manifestazione giunta al suo diciottesimo anno, oltre che
maggiorenne, è diventata, nel suo specifico settore, una delle più
importanti a livello nazionale e questa leadership spinge tanti autori e
interpreti a partecipare.
Come sempre i cantanti si sfideranno sul palco del massimo ascolano con
brani inediti in rigoroso dialetto ascolano. Sarà una commissione di
esperti del settore, presieduta dal Prof. Giovanni Travaglini, a selezionare
le 10 canzoni che si contenderanno in finale (prevista per il 15 aprile) il
prestigioso trofeo destinato al vincitore.
Come nelle passate edizioni verrà premiato, oltre al vincitore del festival,
anche il miglior testo “Premio Bruno Ferretti” e verrà assegnato il “Premio
Ivan Graziani”.
Ad organizzare l’evento canoro sarà ancora Gabriele Brandozzi, il quale
sottolinea che la priorità del Festival è quella di veicolare la cultura delle
tradizioni: il dialetto, le canzoni, le musiche, i balli, peculiari carat-
teristiche che non devono estinguersi, ma ramificare e diffondersi
ulteriormente, così da favorire anche un processo di innovazione fruibile
nel tempo alla comunità e alle nuove generazioni.
Proprio per motivare i giovani e non disperdere l’enorme patrimonio
culturale quest’anno il Festival presenterà delle novità che stimoleranno
spettatori di più fasce d’età.
Tutte le canzoni del festival hanno la loro genesi nella variante linguistica
dialettale ascolana, evocano la storia di alcuni personaggi, simpatiche
dinamiche, celebrano la bellezza della città di Ascoli e trattano anche
tematiche di estrema attualità.
Dalle ultime statistiche nazionali, continua il Brandozzi (impegnato anche
nell’organizzazione di una rassegna nazionale nella capitale) gli idiomi
dialettali stanno tornando di moda: un tempo il dialetto era sinonimo di
scarsa cultura, di non conoscere o ignorare la lingua italiana; oggi, caduti
questi tabù, ci si diletta a proporre battute, parole o frasi dialettali utili ad
arricchire un discorso, renderlo più colorito, incisivo, tagliente o ironico.
Il bando del Festival, corredato dalla domanda d’iscrizione è consultabile
e scaricabile dal sito del festival della canzone ascolana:
www.festivaldellacanzoneascolana.it
Gabriele Brandozzi